Silvestris: Evitare la chiusura dello stabilimento Bridgestone di Bari
La nota dell'europarlamentare del Pdl

“E’ necessario che l’Europa valuti ogni possibilità e metta in atto tutte le soluzioni possibili allo scopo di evitare la chiusura dello stabilimento di Modugno e il licenziamento dei lavoratori dell’azienda”. Lo ha richiesto l’eurodeputato del Pdl, Sergio Silvestris, in un’interrogazione urgente alla Commissione Europea a seguito della decisione della multinazionale Bridgestone Europe di chiudere definitivamente la sua sede in provincia di Bari.
“In una situazione di crisi come quella attuale, non possiamo permetterci di lasciare a casa più di 950 persone con il conseguente drammatico impatto sociale ed economico che questa decisione imporrebbe a migliaia di famiglie, nonché al sistema produttivo dell’intera Regione Puglia “.
La Bridgestone Europe ieri ha annunciato di aver avviato le procedure per la chiusura dello stabilimento di pneumatici per auto presente nella zona industriale di Modugno (BA). L’azienda prevede la cessione delle attività non oltre la prima metà del 2014. L’andamento del mercato nel settore dei pneumatici per autovetture soffre di una lunga crisi che si é accentuata con il calo strutturale della domanda di pneumatici per autovetture. Il giro d’affari è sceso da 300 milioni di unità del 2011 a 261 milioni del 2012 (-13%), con previsioni che stimano un recupero dei volumi pre-2011 soltanto a partire dal 2020.
"La crescente competizione dei produttori dei Paesi emergenti nel comparto dei pneumatici e i diversi standard di produzione e le regole meno stringenti imposte alle aziende dei Paesi Terzi hanno aggravato la situazione della Bridgestone che ora minaccia di chiudere i battenti. Io ritengo imprescindibile che la Commissione Europea intervenga, nel caso anche attraverso l’impegno specifico di fondi europei come i fondi Fesr stanziati ma non ancora spesi, i fondi Horizon 2020 oppure attraverso l’intervento della BEI. La chiusura dello stabilimento di Modugno rappresenterebbe un terribile colpo per il territorio e per le famiglie degli operai, già martoriate da una crisi acuta ”.