Berlusconi: Sull' Imu mantenuta la parola data agli elettori

La nota del Presidente

Silvio Berlusconi

"Promesso. Realizzato. Sull’Imu sulla prima casa e sui terreni e fabbricati funzionali alle attività agricole abbiamo mantenuto gli impegni.

E l’etica in politica é mantenere la parola data. In campagna elettorale ci eravamo impegnati a eliminare l’Imu. Non era un impegno tra i tanti, ma un punto cardinale, pratico e simbolico, del programma con cui a febbraio abbiamo ottenuto molti milioni di voti e che per questo abbiamo voluto come scelta qualificante negli accordi che hanno portato alla formazione del governo di larghe intese. In Italia l’80% delle famiglie sono proprietarie della casa in cui abitano e la casa é il pilastro su cui devono poter fondare la sicurezza del loro futuro. Preservarla é per noi un dovere morale.  Il Popolo della Liberta’ ha rispettato il patto con i suoi elettori e il presidente Letta ha rispettato le intese con il Pdl. Gli effetti positivi vanno a beneficio di tutti i cittadini. Si vedranno subito, a partire dal settore edile che e’ trainante per l’economia, e consentiranno al nostro Paese di agganciare la ripresa nell’ultimo trimestre dell’anno.


I disastri dell’introduzione dell’Imu nel 2012 saranno solo un brutto ricordo. Con la vecchia tassa si era innescato un circolo vizioso, fatto di pessimismo, di riduzione del valore degli immobili, di minore ricchezza, di caduta del reddito, di crollo dei consumi, di disoccupazione nell’edilizia e nell’indotto. Con la riforma di oggi invertiamo la rotta su un sentiero virtuoso di crescita: il valore degli immobili aumenta, il reddito aumenta, i consumi ripartono, si creano nuovi posti di lavoro, le aspettative sul futuro tornano ad essere positive.

Il provvedimento approvato dal Consiglio dei ministri é chiaro: l’Imu sulla prima casa e sui terreni e fabbricati funzionali alle attività agricole non si paga più. A partire da questa certezza le famiglie, con rinnovata fiducia, potranno finalmente programmare nuove spese e le imprese nuovi investimenti. La pressione fiscale si riduce di oltre 4 miliardi di euro. Soldi che rimangono e rimarranno nelle tasche degli italiani consentendoci di guardare con più fiducia al futuro".

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